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E’ sapere comune che oggi, il processo di realizzazione degli oggetti è profondamente mutato rispetto a qualche secolo fa; l’avvento prima della produzione in serie e poi del computer ha letteralmente sconvolto la produzione delle cose che ci circondano: l’artigianato sembra relegato ad un’idea nostalgica di tradizione.
La produzione di oggetti separata dall’atto creativo sovente non tiene conto della natura del materiale: la plastica imita il legno, il cemento imita la pietra, etc.
Oggi dobbiamo fare i conti con uno spostamento di significato; l’oggetto sembra non significare più nulla dal punto di vista delle sue qualità intrinseche dove il prodotto seriale equivale al prodotto perfetto.
Il valore dell’abilità artigianale è trascurato in quasi ogni settore della cultura contemporanea che pone attenzione più al prodotto che al processo.

Un tempo, il valore del fare a mano era riposto nella maestria.
Il maestro artigiano era rispettato e la sua abilità era ammirata.
Ovviamente, la maestria non s'incontrava dietro l'angolo: era riservata a chi era passato per un lungo apprendistato e aveva praticato il mestiere per decenni.
Questi artigiani stabilivano gli standard d'eccellenza attraverso la sapienza delle loro mani e non con un'impeccabile finitura a macchina.
Oggi, nel tempo in cui la perfezione dei prodotti industriali fa sembrare un anacronismo avere esperienza in un mestiere, la maestria non comporta più interesse.
L’epoca dell’artigiano che progetta e realizza nella sua bottega sembra essere tramontata eccetto sporadiche eccezioni che confermano la regola.
Una di queste eccezioni dove il saper fare e il rispetto della natura e della memoria dei materiali riveste un’importanza primaria è il progetto Craftory dove, le nuove progettualità trovano lucida applicazione in un saper fare d’antica memoria applicato alla realizzazione di oggetti con una grande componente manuale ed artigiana abbinando l'aspetto materico e il recupero con un design contemporaneo.

Le storie dei materiali di Craftory : un percorso di ricerca tra parole e immagini
Il progetto Craftory applica un processo in cui, le caratteristiche culturali di “oggetti-tecniche” vengono sistematizzati per costituire “repertori di conoscenza”.Il percorso di ricerca inerente a stili/processi/dispositivi è partito dalle biblioteche, dai Musei Etnoantropologici presenti in Basilicata, come evidenziato nella mappa [qui sopra] e presso alcuni “artigiani custodi” di tecniche e processi di lavorazione. Per decifrare e per arricchire la ricerca fatta d’immagini e testi inerenti alle storie di vari materiali e alla sue possibili lavorazioni, è presente un glossario, una selezione di lemmi strutturato sotto forma di raccolta ordinata e gerarchizzata di vocaboli e locuzioni scelti, privilegiando quelli che per numero di collegamenti tra loro consentono anche una lettura trasversale e documentale sui materiali analizzati. Oltre ai fondamentali, il thesaurus di Craftory contiene alcuni lemmi dal contenuto tecnico più pregnante e che suggeriscono piste progettuali e poetiche legate all’immaginario che ogni storia di un materiale suggerisce.

Ci sono cose che non possono assolutamente tornare
ma che al tempo stesso,
pur non potendo tornare,
restano eternamente presenti.
E ci sono poi moltissime cose, dormienti da qualche parte in questo mondo,

che basta cercarle pazientemente per trovarle.
Ito Ogawa

La memoria storica, le interviste, le chiacchierate con coloro che raccontano attraverso i segni dei loro volti scavati e ricordano momenti di una vita regolata dall'avvicendarsi delle stagioni, hanno determinato il vero valore del nostro lavoro ed è servito anche a farci collocare nello spazio e nel tempo alcune tecniche e usi specifici. Abbiamo pazientemente cercato simboli e tracce, di una remota civiltà, che risiedono nel lavoro umano, nella realizzazione artigianale, nell’ingegno espresso, nella creazione di cose: oggetti e arnesi dal niente, dormienti in quanto quasi dimenticati, ma presenti eternamente nelle storie dei diversi territori. La natura sovrana e “matrigna” ha sempre assorbito le energie di un popolo silenzioso e paziente che di essa ha sfruttato anche le cose più semplici.

Inventario del

LEGNO

Inventario dei

METALLI

Inventario delle

FIBRE NATURALI

Inventario della

TERRACOTTA

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